The ghosts

17.04 - 18.04 /  2016

21.00 feriale, 16.00 festivo

Fabbricone

 

In questa sua nuova creazione, Constanza Macras cerca di avvicinarsi al mondo della Repubblica popolare cinese, usando un personale punto di vista ed i suoi infallibili metodi artistici.
L’ispirazione arriva durante un viaggio a Pechino, Guangzhou e Shanghai nella primavera del 2013. Macras mette a fuoco la Cina attraverso l’arte straordinaria del circo cinese, i suoi numeri di spettacolare equilibrismo e prodezze acrobatiche quasi sovrumane, ormai leggendarie.
Da 2000 anni gli acrobati cinesi sono un tramite per promuovere la fama e la fortuna della Cina e in questo senso sono uno dei cliché occidentali sul paese.
Nella sua esplorazione artistica, Macras si concentra in particolare sulle vite e le parabole artistiche di alcuni acrobati cinesi ormai alla fine della loro carriera.

Sono questi ultimi i “fantasmi” di cui parla il titolo: artisti giovanissimi destinati a vivere una parabola professionale intensa e piena di gloria, ma molto breve. Spesso, infatti, a soli 25 anni, la carriera di un acrobata, è già finita.

Diventano “pensionati baby”, forzati e senza tutele, che la società cinese in poco tempo mette da parte e dimentica. Fantasmi, appunto, che ricordano molto anche alcune figure della mitologia cinese: gli “spiriti insoddisfatti”, anime perse che sono state dimenticate dai loro discendenti, destinate a una misera esistenza in un regno di mezzo.

The Ghosts regala a tutti loro un temporaneo ritorno alla vita, rende le loro storie e la loro arte nuovamente visibili ed emozionanti.

In The Ghosts la situazione degli acrobati cinesi assurge a metafora della vita nella Cina di oggi.

La Repubblica Popolare Cinese è stata in costante crescita, per anni.
Con i suoi 1,3 miliardi di abitanti, tutte le strade portano in Cina.
Ma in realtà cos’è la Cina? Questo enorme paese, con diversi climi e secolari culture, si è davvero avvicinato all’Occidente più che nelle decadi e nei secoli precedenti? Davvero il resto del mondo sta avvicinandosi di più alla Cina? Oppure, semplicemente, stiamo cercando noi stessi anche in Cina? Siamo consapevoli dei cliché, dei pregiudizi e delle fantasie che abbiamo elaborato? La nostra visione della Cina si fonda su un equivoco?
La Cina, da sempre un mistero per l’Occidente, è davvero lo specchio della nostra situazione?

coreografia e regia CONSTANZA MACRAS
drammaturgia Carmen Mehnert
di e con Emil Bordás, Fernanda Farah, Lu Ge, Yi Liu, Juliana Neves, Xiaorui Pan, Daisy Phillips, Wu Wei, Huanhuan Zhang, Huimin Zhang
musica Chico Mello in collaborazione con Wu Wei, Jiannan Chen, Fernanda Farah and Yi Liu
disegno luci Sergio de Carvalho Pessanha
suono Stephan Wöhrmann
video e foto Manuel Osterholt
scene Janina Audick
costumi Allie Saunders
direttore di scena Welko Funke
responsabile costumi e oggetti di scena Marcus Barros Cardoso
assistente di scena Nikoletta Fischer
interprete Chao Liu

una produzione Constanza Macras, DorkyPark Berlin, Goethe Institut China
in co-produzione con Tanz im August, Schaubühne am Lehniner Platz, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Guangdong Dance Festival

in collaborazione con Associazione d'Amicizia dei Cinesi a Prato

PRIMA NAZIONALE

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17.04 / 2016 16.00
18.04 / 2016 21.00

durata 105 minuti senza intervallo